1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Ciao a tutti e buon anno, sperando il 2021 porti i tanto attesi miglioramenti alla pandemia in Italia e nel Mondo..
Posto ultimamente molto di rado in questa sezione visto negli ultimi anni son diventato più un membro attivo della sezione sistema solare , ad ogni modo posto ora una ripresa realizzata in una delle rare serate usabili in questo periodo (siamo in piena stagione delle piogge a Singapore).

Si tratta di una immagine di prova della ZWO553MC che mi son regalato a Natale, montata sul mio C14 con un riduttore Starizona 0.63x acquistato un paio di anni fa ma che non avevo mai avuto veramente modo di usare.
Nonostante il mio sito osservativo sia orribile per inquinamento luminoso (sono in una zona bianca, come il centro di Roma o di Milano, se non peggio, nelle migliori serate non vedo nemmeno stelle di 4 magnitudine ad occhio nudo), ho speranza di riuscire a riprendere qualche brillante nebulosa planetaria in “Lucky Imaging”, motivo dell'acquisto della camerina.

Per il test ho selezionato un classico di stagione, un soggetto molto facile e luminoso: la nebulosa di Orione. Ovviamente con la scala di ripresa (0.31”/px) e considerando le limitate dimensioni del sensore riesco a riprendere solo il centro della nebulosa, ovvero l’area del Trapezio.

La posa totale è stata di circa 10 minuti, mediando 60 pose da 10 secondi non inseguite. Per limitare i danni dell’IL ho usato un economico filtro ZWO duo band, che lascia passare il segnale del Ha e dell’OIII. Purtroppo le nubi subentrate (oltre il tempo perso nel fare diversi test) non mi hanno permesso di andare oltre ed integrare un po’ di più, ad ogni modo son soddisfatto del risultato. La camera come atteso è piuttosto sensibile e con basso rumore, oltre che facile da usare visto che non ha nessun amp-glow. Non ho usato ne flat, ne Bias ne Dark, il che aumenta anche la buona impressione che la camerina mi ha dato. Se il buon giorno si vede dal mattino direi che è un inizio promettente.
Per esigenze del forum l’immagine postata è ridotta in dimensioni, se volete visualizzare l’immagine a piena risoluzione potete vedere la versione sul mio sito.

Cieli sereni
Marco

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OS Rifast 500, Tec 140ED, C9.25 & C14
FLI Proline 16803, varie ZWO ASI..
http://www.glitteringlights.com

Pure qui!

La trovo stupenda e da me.....ineguagliabile
Speriamo smetta di piovere e ti invio tutta la mia invidia, ciao

Queste nuove camerine a colori sono davvero impressionanti! Bella!

Cristina

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http://www.cfm2004.altervista.org

Ottimo, aspettavo che qualcuno mi facesse vedere i risultati con questa nuova 533. Avrei una mezza intenzione di usarla con un nuovo acquisto in itinere. E siccome a casa saltello tra bortle 8 e 9, ho qualche possibilità

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Telescopi Takahashi
Oculari Pentax XW,Orto,XO...
Montature Equatoriali e altazimutali -Baader AHT

Bellissimo lavoro e interessante il fatto che non hai applicato nessuna procedura di calibrazione.
Credo che con la generosa apertura del C14 e la camerina a colori potrai fare dei bei lavori sulle planetarie più luminose anche dal cielo inquinato di Singapore...era un progetto che avevo in mente pure io dal mio cielo padano ma che non ho mai concretizzato.

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Roberto Marinoni
www.robertomarinoni.com
Astrobin

GASP! Valori ben al di fuori di ogni legge sul campionamento!! sei impazzito??

A parte l'ironia, davvero difficile gestire queste focali nel deepsky: usi OAG immagino.. che scala di seeing avevi e come si comportava l'autoguida?

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Manuele

C9.25XLT, Tecnosky AG86, Solarmax 60II
Oberwerk 20x80, Bresser 10x50
ASI183MM-PRO, QHY5III-178M, ASI290MC
Ioptron CEM120, SW EQ6pro
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Quando sarò vecchio, dai boschi mi verranno incontro i ricordi dell'infanzia, e il cerchio si chiuderà.

Grazie per i commenti! Per Virgilio: io ci ho messo in realta' ben poco a fare questa immagine, la camerina e l'apertura generosa fan un po' tutto loro

Ho accarezzato l'idea della 533MC per diversi mesi, mi attirava il formato quadrato (che trovo eccellente per ottimizzare il campo del telescopio) e le dimensioni del chip abbastanza generose da contenere la maggior parte delle planetarie ed allo stesso tempo ancora compatibili con filtri da 31.8mm. Le prime prove sono promettenti, la camera ha rumore molto basso ed un sensore molto pulito. Il tutto ad un prezzo molto abbordabile. Peccato che non sia disponibile in mono !

Come primo test non l'ho fatto, ma ovviamente non significa sia una buon modus operandi:) i prossimi giorni provero' a riprendere bias a dark, per il flat mi devo attrezzare un pochino. Ad ogni modo il sensore e' molto "pulito" come segnale il che, con il dithering (che ho usato), ha restituito un campo molto uniforme..

Nessuna autoguida, son 60 pose da 10 secondi non guidate e con dithering in automatico via montatura Una facilita' estrema..
l'idea e' proprio quella di riprendere tante pose da pochi secondi (idealmente anche un secondo) e poi, in fase di somma, usare solo quelle con i valori FWHM migliori per massimizzare la risoluzione e fare highres del deep sky. Ovviamente alla fine butti via i 3/4 delle esposizioni ma riesci a fare immagini molto piu' al limite della risoluzione strumentale, se l'oggetto e' relativamente luminoso (e molte planetarie lo sono) fai dei gran lavori. Trovi diversi ottimi esempi in rete..

Ciao
Marco

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OS Rifast 500, Tec 140ED, C9.25 & C14
FLI Proline 16803, varie ZWO ASI..
http://www.glitteringlights.com

Questa tecnica del "Lucky Imaging" insieme all' EAA (Elettronical Assisted Astronomy) permette a molti appassionati l'accesso a oggetti deep- sky anche da zone fortemente inquinate, ed è sicuramente da tenere in considerazione: si possono ottenere risultati molto interessanti con un impegno di tempo tutto sommato modesto, senza autoguidare e anche senza frames di calibrazione. Può essere il primo passaggio per un successivo impegno nell'imaging a lunga posa, oppure il modo per fare una mezz'ora di astrofoto nel cielo, come ha fatto anche Danilo Pivato nelle sue riprese one shot color con la Nikon D 810A...

Cieli sereni anche a Singapore

Bella risoluzione.

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Ippo (Costanzo)
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).