Grazie Ippo.
B&W ha scritto:
... ma in queste due pose si vede roba da

&
Grazie Daniele!
Il risultato è certamente dovuto al merito del connubio tra il cielo scuro con la lunghezza delle pose:
per questo è possibile allungarle a dismisura sia con i filtri, sia con il colore: il fondo tiene molto bene,
ma quello che manca è proprio la profondità limite concessa dalla strumentazione. Almeno stando alla
media di riprese effettuate quest'anno che non sono state poche.
Gp ha scritto:
Questo conferma che spesso non basta il cielo buio o l'alta quota per assicurare le migliori condizioni medie di ripresa.
Il seeing purtroppo sega le gambe alle lunghe focali e ne riduce la risoluzione.
Dovresti iniziare a pensare ad un chip con alta EQ e pixels più grandi.
ciao
Gp
Si, si, questo si sapeva. Per questo ed altri motivi che negli anni passati i professionisti andavano alla ricerca di località
caratterizzate dal binomio cielo-buio/ottimo seeing per realizzare i loro Osservatori.
Quello che non mi aspettavo è stata invece la risposta mediocre del seeing della postazione dell'Osservatorio.
Probabilmente a quest'ultima defaiance c'è da aggiungere la componente dovuta all'effetto cupola, ma ancora mi piace ritenere che
sia stata un'annata particolarmente infelice, da questo punto di vista.
E' anche per questo motivo poi che per tutto il 2020 gli obiettivi a focale ridotta hanno maggiormente lavorato, rispetto al BRC.
Per non dire poi del Mewlon che non è mai stato preso in considerazione: sarà pieno di ragnatele!
Per quanto riguarda invece un nuovo chip pensavo all'opposto: vista la mediocrità del seeing ritenevo invece di accorciare
le focali a vantaggio di un sensore full-frame ad alta efficienza con pixel contenuti, così da minimizzare gli effetti deleteri delle turbolenze
locali. Questo pensiero solletica spaventosamente le intenzioni future: le riprese widefield sotto cieli buii, come le intendo io [ho strani
pensieri a tal riguardo] sviscerano sentimenti particolarmente provocatori!
Grazie dell'attenzione e tanti cari saluti,
Danilo Pivato