Andrew189 ha scritto:
Ecco si, della ricerca visuale impossibile per l'esigua luminositá unito all'enorme distanza l'avevo letto.
Ma quali sono gli altri metodi di ricerca?
Ricordo quando si ipotizzó la natura binaria del Sole l'ipotesi di una nana bruna venne subito smentita da un altro tipo di ricerca, sicuro non quella visuale sennó erano ancora a cercarla.
Un pianeta del genere non dovrebbe emettere un campo elettromagnetico tale da poter essere giâ individuato a quest'ora?
A che banda ti riferisci esattamente? Raggi gamma no, raggi X no, raggi ultravioletti no, quindi rimangono ottico infrarosso e radio.
Nel radio la risoluzione è troppo bassa a meno che non si usi l'interferometria intercontinentale ma bisogna avere le coordinate dove puntare, genericamente potrebbe sembrare una piccolissima nebulosa, ma il lento moto non permetterebbe di vedere lo spostamento annuo anche se forse nel radio potrebbe essere un sistema interessante da usare.
Ottico? bisogna sapere dove guardare, in effetti il cielo è stato ripreso tutto parecchie volte, ma avete mai provato a guardare uno foto profonda della Via Lattea? riuscireste a vedere che un puntino in un'immagine è lo stesso oggetto ripreso dopo 10-20-30 anni a 3 minuti primi di distanza?
E con tutte le stelle variabili, raggi cosmici e difetti di lastre o pixel caldi? Buona fortuna! Probabilmente a posteriori troveremo almeno una mezza dozzina di immagini di prescoperta.
Rimane l'infrarosso (vicino, medio, lontano), in effetti il primo telescopio infrarosso, IRAS, due oggetti vicini li aveva beccati, poi non se ne è saputo più niente, era il 1983!!!
I telescopi all'infrarosso sono brutte bestie: devono avere liquido refrigerante, una volta esaurito diventano rottami in orbita.
I telescopi terrestri hanno l'atmosfera terrestre, la mia associazione ha usato a Tenerife un telescopio professionale da 1,5 metri, sai come abbiamo dovuto operare? (E bada bene che avevamo un professore universitario con noi specialista dell'infrarosso). Riprendendo immagini di pochi secondi da sommare per ottenere la magnitudine desiderata.
Purtroppo la questione di questo pianeta funziona così:
o c'è e prima o poi lo becchiamo o non c'è e ovviamente non lo beccheremo mai.
Se c'è occorrerà inquadrare la zona giusta, raggiungere la magnitudine limite giusta e rifare il tutto dopo qualche mese/anno per dare il tempo all'oggetto di muoversi. Dimenticavo, ovviamente l'oggetto non deve capitare in un difetto delle riprese, come capitò con Plutone alcuni anni prima della sua scoperta ufficiale.
Una volta scoperto allora potremo, oltre che ad esplorarlo con sonde, dopo qualche anno/decina di anni, puntargli addosso molti strumenti, alcuni non ancora pronti, e allora gli potremo fare pelo e contropelo, ma fino ad allora ....
Ciao.
Roberto Gorelli