Maurizio,
Grazie per il "trattato"

: preciso e assai interessante.
ForMa55 ha scritto:
Poi c’è un’altra via, cioè tre vetri diversi uno dall’altro.
A questo proposito c’e un bellissimo studio di Max Herzberger e Nancy R. McClure “The design of superacromatic lenses” sugli obiettivi superacromatici a tre lenti realizzati non necessariamente con la fluorite o l’FPL53.
Non è che hai un pdf?
O è talmente lungo che è meglio che me lo accatto?
Dati biblio?
ForMa55 ha scritto:
Per quanto riguarda poi la minore sensibilità al seeing dei lunghi fuochi di Massimiliano metto due grafici che secondo me possono spiegare bene questo fenomeno.
[...snip...]
(1) Le dimensione del disco di Airy è di 0,0288 nel doppietto f.20, di 0,0108 nel doppietto alla fluorite f. 8 e di 0,0094 negli f. 7.
(2) ll doppietto f. 20 ha un defocus quasi costante, mentre gli f. 7 - 8 hanno un fuoco così preciso che appena ci si sposta il tutto si allarga enormemente rispetto al disco di Airy.
E' esattamente così: è profondità di campo in fotografia che coi telescopi all'infinito si percepisce come profondità di fuoco...
ForMa55 ha scritto:
I miei studi si sono fermati non appena raggiunto il mio scopo, cioè la realizzazione del tripletto apocromatico.
Never say never: chissà che un giorno non ti coinvolgo in qualche progetto ispirato da pura follia...

;-);-)
Ciao,
Massimiliano