Il Binodobson 24” presso la Tivoli Astro Guest Farm
Breve storia
La visione binoculare per chi osserva il cielo è la più completa e la più confortevole senza considerare l’effetto tridimensionale che su alcuni oggetti fa una grande differenza rispetto alla visione monoculare. L’idea di costruire un grande telescopio binoculare per avere la sensazione del “viaggiare” nel cielo profondo è venuta a me e Maria nel 2010 quando contattammo il costruttore tedesco Dieter Martini che già per noi aveva realizzato la struttura di un dobson 30”. L’idea gli piacque molto dicendo di essere in grado di realizzarla e la prese come una sfida.
Nel febbraio 2011 il binodobson era pronto nella sua struttura lignea grezza. Nel frattempo avevamo fatto realizzare dall’artigiano italiano Fausto Giacometti uno specchio primario di 60 cm di diametro f/4.3 giacché un altro dalle stesse misure era già stato fatto per noi sempre da lui in passato. Realizzare un binodobson 24” formato da sei ottiche, tutte collimate e coordinate insieme è operazione alquanto difficile. Inaugurammo la prima luce dello strumento in località Forca Canapine presso i Monti Sibillini nel centro Italia nel Giugno del 2011.
Fu un insuccesso!
Lo strumento manifestava da subito i suoi punti critici dovuti essenzialmente a una mancata stabilità in tutti i suoi reparti.
Seguirono mesi di lavoro per apportare le necessarie modifiche.
Per noi collaborarono generosamente tre amici astrofili che ognuno nel suo campo riuscirono a rendere performante ed perfettamente esecutivo lo strumento.
Questi amici furono: Massimo D’Apice, Franco Salvati e Roberto Zacconi che non finiremo mai di ringraziare.
In autunno il Binodobson fu di nuovo messo in campo e questa volta fu un successo! Si andava da un oggetto ad un altro senza subire disastrose scollimazioni! Di tanto in tanto si apportarono nuove ulteriori modifiche rendendo lo strumento sempre più stabile e facile da gestire.
Per 5 anni abbiamo fatto godere molti amici astrofili!
Abbiamo partecipato a Star Party importanti.
Alcune riviste di astronomia amatoriale pubblicarono articoli dedicati alla realizzazione e allo sviluppo del binodobson.
Infine scrissi un libro sulla storia costruttiva di questo strumento e della relative modifiche integrando il testo con un grosso pacchetto di report emozionali scritti da astrofili che con il bino avevano fatto esperienza osservativa.
Purtroppo quei magnifici luoghi di montagna da noi assiduamente frequentati in questi anni col Binodobson, sono stati duramente colpiti dal recente terremoto che ha seminato morte e rovina negandone inoltre l’accesso (non si sa ancora per quanto!).
A seguito di questo evento negativo io e Maria, costretti a sospendere le nostre sessioni osservative, ci siamo tristemente rivolti ai ricordi più belli e tra questi è emerso per primo il viaggio in Namibia del 2008 proprio presso la Tivoli Guest Farm.
Nasce proprio da qui, da questa nostra rimembranza, l’idea illuminante di portare lo strumento in Namibia.
Così come per gioco nel febbraio 2017 ci siamo detti: “perché non provare a fare questa proposta a Reinhold?”.
Provare non costa nulla!
E la risposta fu sorprendentemente positiva perché l’idea piacque molto e fu presa subito seriamente!
A questo punto aveva più senso portare lo strumento in Namibia, renderlo operativo, affittarlo e con i proventi finanziarci il viaggio annuale di 7-10 giorni consecutivi di osservazione sotto un cielo tra i migliori al mondo (Sqm 21.70-22) in luogo di quelle 7-10 uscite annue a Forca Canapine il cui Sqm in questo ultimo tempo non ha superato mai i 21.40 allo zenit senza considerare il forte degrado dall’orizzonte in su fino ai 30°.
Ci dicevamo: “cosa può essere questo strumento in un contesto australe senza inquinamento luminoso se dalle nostre latitudini e con un cielo appena discreto ha emozionato così tanto noi e tutti gli amici astrofili?”.
Seguirono due mesi in cui abbiamo dovuto organizzare sia l’intero collo che la spedizione che si è rivelata più complicata e onerosa del previsto!
Dopo alcune difficoltà doganali, Reinhold riuscì a caricare il Binodobson nel suo pik up e a trasportarlo fino a Tivoli.
Ma la gioia più grande è stata il giorno in cui, arrivati anche noi a Tivoli, abbiamo spacchettato il binodobson: era il 20/06/2017
Grande giorno di tensione.
Intorno a noi tutti gli altri astrofili frementi, ognuno che offriva la sua collaborazione in una spontanea e corale manovra.
Il bino piano piano veniva montato e prendeva forma.
Restavano ancora le verifiche ottiche ed elettroniche che ovviamente avrei dovuto fare io personalmente con il cielo stellato.
Avvenute con successo queste verifiche, il primo oggetto che ho puntato è stato Omega Centauri sul quale Reinhold ha lanciato a gran voce un felice e liberatorio “WOW!!!”
Tutto funzionava!
Gli altri astrofili impazzivano
Momento di gioia collettiva.
Abbiamo brindato allegramente con champagne!
Che vibrazioni!
Da quel momento il Binodobson era attivo in Namibia!
Io e Maria ringraziamo la Tivoli Astro Guest Farm che ha accolto favorevolmente e con entusiasmo questo nostro progetto.
Un progetto che nel suo primo albore era come una follia irrealizzabile come un sogno di passione e d’amore quasi impossibile!
Grazie Maria!
Dimenticavo il video:
https://youtu.be/JhiJFeFrGXM