Angelo Cutolo ha scritto:
Però non mi tornano i conti con quel video.
Il satellite sarà in orbita bassa, ovvero tra i 300 e i 1000 km di quota, noi assumiamo il minimo ovvero 300 km; si dice che avrà una superficie di 64 m², quindi 8 m di lato, aggiungendo l'ingombro del "corpo" del satellite, dovrebbe avere un ingombro di circa 10 x 8 m.
...
Concordo che tutti questi satelliti sono un grosso problema, ma (a giudicare dall'articolo) più per l'inquinamento delle frequenze utilizzate dai radioastronomi, che per l'impatto visivo; personalmente preferisco 100 di questi bestioni che 18000 delle cagatelle di musk.
Qui un riferimento ancora alquanto grossolano riguardo alle quote orbitali, magnitudini ecc ecc raggiunte dal 'prototipo' nelle scorse settimane:
https://www.thespacereview.com/article/4495/1Varrebbe comunque la pena ricordare che, a regime, la società AST SpaceMobile prevede che i suoi 'così' raggiungeranno il numero di oltre cento (o giù di lì).
Questo giusto per cominciare.
Il fenomeno non mi pare rappresenti una 'sine cura' per chi vive su questo Pianeta - almeno per chi ancora conserva un briciolo di buon senso - proprio perché i suoi effetti non si limiteranno unicamente a deprimere pesantemente l'attività dei radioastronomi, ma impatteranno inevitabilmente su un ben più ampio ventaglio di attività, non esclusivamente scientifiche, e su non pochi aspetti della nostra esistenza.
Non voglio di proposito pensare di quale portata potrebbero rivelarsi i rischi sulla nostra sicurezza, civile e militare.
L'intera impresa mira, per giunta, ad un obiettivo dichiaratamente ludico che inciderà perniciosamente (ancora più di adesso, se possibile) sullo sviluppo cognitivo dei nostri figli e nipoti, molti dei quali hanno disgraziatamente già sviluppato una gravissima dipendenza da smartphone, tablet, dispositivi di 'realtà aumentata' et cetera.
Se vogliamo un futuro tanto eccitante ...
Altro che 'quali problemi ti fai?'.
Personalmente me ne faccio una montagna, di problemi: vi assicuro che l'ultimo di questi è quello di essere infastidito come astrofilo.
Beppe